IL
PARCO, LA PASSEGGIATA e IL CONVENTO DELLE CELLE
Dalla
terrazza e dalla piscina di Villa Cherubini si può ammirare
uno splendido panorama con vista Valdichiana e sulla sottostante
cittadina di Cortona. Nel giardino attorno alla Villa,
i fiori e le piante sono curati con passione e premura,
qua
e là, decorazioni e sculture in pietra, sono
il risultato dell'opera del proprietario esperto scultore
di pietra serena.
Un viale alberato fornisce la possibilità di
passeggiare fino al vicino convento francescano de "Le
Celle".
L'eremo delle Celle e San Francesco D'Assisi
L'Eremo "Le Celle" è il primo convento
costruito da San Francesco di Assisi (1211) ed è stato
da lui abitato anche dopo aver ricevuto le stimmate.
Qui probabilmente detterà nella primavera del 1226,
pochi mesi prima di morire, il suo Testamento, uno dei suoi
scritti più preziosi dove ripercorre in sintesi tutta
la sua esperienza spirituale. Ancora oggi
si possono visitare la sua celletta e l'oratorio dei suoi
primi compagni. L'abitazione dei frati qui alle
celle è stata iniziata da San Francesco stesso nel
1211. Era in giro di evangelizzazione come gli aveva raccomandato
poco prima il Papa approvando il suo stile di vita evangelica.
L'ultima visita alle Celle di Francesco avvenne
quattro mesi prima della morte, nel Maggio del 1226. Proveniva
da
Siena, dove Frate Elia, che allora guidava l'Ordine, l'aveva
mandato per curarsi da una grave malattia agli occhi. Non
ne ebbe giovamento, anzi la malattia peggiorò sensibilmente.
Frate Elia corse in soccorso di Francesco per condurlo nuovamente
ad Assisi, ma a causa della estrema malattia del santo, giunti
nella pianura di Terontola, fecero tappa alle Celle per trovarvi
riposo.
Il luogo è ricco di storia e di spiritualità:
vi hanno dimorato frate Elia da Cortona che costruirà il
primitivo conventino sopra la cella del santo, S. Antonio
da Padova, S. Bonaventura, S. Lorenzo da Brindisi, il Beato
Guido da Cortona.
Frate Elia, per mandato del Papa Gregorio
IX, che aveva santificato Francesco un anno e mezzo dopo
la morte, preparò una tomba solenne arricchita dalle
due basiliche sovrastanti. Ancora Frate Elia spezzò le
pietre delle grotte, ne ricavò un piccolo oratorio,
antico dormitorio dei frati. Dietro vi lasciò la
celletta abitata da San Francesco, tirò su rozzi
ma solidi muri e in alto costruì otto camerette,
dove entra un letto, un asse a muro per tavolino e una
sedia. Era questo
l'ideale di eremo descritto e voluto da San Francesco stesso,
come espressione contemplativa del suo ordine.